Abbiamo appreso in questi giorni con stupore che ogni sito web produce una bella quantità di CO2.
Il digitale che non usa carta, inchiostri, mezzi di trasporto e smaltimento, inquina molto !
E’ stato calcolato che ogni volta che carichiamo una singola pagina web, emettiamo inconsapevolmente una media di 6 grammi di CO2.
Collettivamente, questo significa che il web rappresenta il 2% di tutte le emissioni globali di gas serra.
Già oggi infatti, Internet è il quarto paese al mondo per emissioni di CO2.
Ci siamo allora preoccupati e ci sono venuti un pò di scrupoli.
Come sempre facciamo, abbiamo cercato di capire, avventurandoci in un campo del tutto nuovo.
Abbiamo scoperto il Carbon Footprint
Carbon Footprint potrebbe essere tradotto in italiano come ” impronta di carbonio ” o meglio ancora “di CO2”, volendo indicare con questa espressione quanto ammontano le emissioni dirette e indirette di gas serra associate ad un prodotto, a un settore produttivo, ad un soggetto specifico o un evento.
Da questa valutazione non sfugge il mondo digitale, il fenomeno internet così come i singoli siti web a cui accediamo tutti diecine di volte ogni giorno.
Ci siamo documentati ed abbiamo trovato una piattaforma che esamina un determinato sito web e lo classifica rispetto ad una media ritenuta oculata ed accettabile per come è strutturato quel blog e in base alle caratteristiche dei propri articoli e pagine.
Abbiamo così constatato che www.stefanoguidotti.com è di gran lunga meno impattante sotto il profilo ambientale della media riscontrata per tutti i siti web da loro testati.
Ci siamo tranquillizzati ma anche sensibilizzati a tener presente questo aspetto, non certo secondario, nella gestione di questo blog.
Useremo d’ora in avanti ogni accorgimento tecnico possibile, pur senza rinunciare alla nostra mission, per continuare a pubblicare nel massimo rispetto ambientale.
Abbiamo scelto www.ecosia.org come motore di ricerca primario.