L’edema dei tessuti e il linfedema rappresentano un evento frequente e temibile in ortopedia e traumatologia.
Numerose patologie di pertinenza ortopedica, sia post traumatiche che post chirurgiche, possono complicarsi con linfedemi acuti da prolungata immobilizzazione o da contenzione con gessi o tutori.
L’aumento eccessivo di liquido all’interno dei tessuti in condizioni di spazio chiuso, come è quello di un arto, può avere conseguenze gravi per la progressiva riduzione di apporto di sangue arterioso.
Edema e Sindrome Compartimentale
L’estrema conseguenza dell’edema su muscoli nervi e vasi e dell’ischemia conseguente si configura nella temibile “sindrome compartimentale”.
Si tratta di una vera e proprio urgenza in ortopedia per il rischio di compromettere irreversibilmente la sopravvivenza dell’arto.
Pertanto l’edema e il rischio di edema importante va sempre preso in seria considerazione sia per il dolore che può provocare di per se, sia per le temibili conseguenze a cui può portare dopo un certo limite.
Fitoterapia nell’edema, linfedema e stasi venosa
La Fitoterapia, disciplina medica che si basa su l’utilizzo di piante medicinali e loro derivati a scopo preventivo e curativo, da tempo offre soluzioni efficaci e scientificamente validati per affrontare in fase iniziale edema, linfedema e stasi venosa.
I trattamenti fitoterapici possono essere utilizzati in sinergia nei singoli casi con tutti gli altri approcci terapeutici noti per essere efficaci in queste patologie come l’esercizio fisico, la elastocompressione, la pressoterapia e il linfodrenaggio.
Già da anni vengono utilizzati in questo ambito diversi fitoterapici che hanno in letteratura, oltre che nell’esperienza sul campo, valide prove di efficacia.
Ne elenchiamo alcune ricordando che questi fitoterapici oltre all’efficacia hanno anche qualche effetto collaterale e rischi di interazioni con altre sostanze e farmaci eventualmente in terapia o nei riguardi di gravidanza e allattamento.
La loro descrizione è solo a scopo divulgativo e in un ambito generale, ma deve essere sempre il medico a dare indicazione specifica con anche la loro giusta posologia, in rapporto al singolo soggetto.
IPPOCASTANO in ortopedia
L’Ippocastano si usa nell’edema per la sua spiccata azione sulle pareti delle vene e capillari ( fleboprotettivo ) per ridurne la loro permeabilità e come antiossidante.
Infatti svolge un effetto antiinfiammatorio, antiedematoso e antiessudativo.
Si usano soprattutto i semi particolarmente ricchi di escina ma sfrutta anche altri flavonoidi come quercetina e rutina e glicosidi cumarinici.
Benché largamente utilizzato anche in medicina popolare, ad oggi l’ Ippocastano è nella lista ministeriale delle piante non ammesse negli integratori per i suoi potenziali effetti collaterali e d’interazione.
CENTELLA ASIATICA in ortopedia
La Centella Asiatica, di cui si utilizzano soprattutto le foglie, ha effetto fleboprotettivo, antiedema e cicatrizzante.
Il suo effetto è dovuto in specie alle saponine triterpeniche che svolgono attività sulla struttura e tonicità delle pareti vasali oltre a stimolare i fibroblasti e la sintesi del collageno da loro prodotto.
Può svolgere una buona prevenzione negli stati prevaricosi con pesantezza agli arti inferiori, edema ortostatico, prurito, ectasie capillari e venose.
Infatti la Centella Asiatica viene utilizzata anche per accelerare la cicatrizzazione di ferite, piaghe, ulcere, ragadi e negli inestetismi cutanei come la cellulite.
VITIS VINIFERA in ortopedia
La Vitis Vinifera viene utilizzata oggi in medicina nella prevenzione e cura di patologie cardiovascolari.
Si sfruttano i suoi effetti protettori sugli endoteli dei vasi sia capillari che venosi e arteriosi ( attività antiradicalica contro fenomeni aterosclerotici ).
Si utilizzano della pianta semi e buccia del frutto per il loro contenuto ricco di principi attivi biologici e farmacologici in particolare le procianidine e resveratrolo oltre a flavonidi, sali minerali e vitamine.
L’efficacia della Vitis Vinifera nella cura dei disturbi da insufficienza venosa è confermata da validi studi clinici.
MELILOTO in ortopedia
Il Melilotus Officinalis viene utilizzato in medicina per le sue proprietà antinfiammatorie, antiedema, diuretica e flebotonica.
Può svolgere un vero e proprio drenaggio linfatico e venoso negli edemi post traumatici e post chirurgici.
Della pianta si utilizzano le sommità fiorite ricche di glucosidi cumarinici, flavonoidi, tannini e saponine triterpeniche.
Le indicazioni terapeutiche basate su utilizzo pratico e studi scientifici, oltre agli effetti sulla circolazione, sono estese anche alle contusioni e distorsioni.
Per gli effetti anticoagulanti e per quelli simil estrogenici ( fitoestrogeni ) l’utilizzo del Meliloto deve avvenire sotto controllo medico.
RUSCUS ACULEATUS in ortopedia
Il Rusco o Pungitopo è utilizzato in terapia per il suoi effetto antinfiammatorio, linfodrenante e capillaroprotettore per la sua capacità di riduzione della permeabilità vascolare.
Della pianta di Rusco si utilizzano le radici ed il rizoma essiccato contenenti saponine di tipo steroideo, polifenoli, flavonoidi che giustificano l’efficacia nell’insufficienza venosa, linfedema, varici ma anche in linfangiti e tromboflebiti.
Può avere qualche intolleranza e controindicazione, come interazione con altri farmaci che agiscono sul tono della parete vascolare.
Fitoterapici per via generale o locale topica
Questi fitoterapici possono essere utilizzati per via generale e/o locale topica.
Alcuni prodotti sono inoltre disponibili in formulazioni a rilascio prolungato, ad esempio su una matrice di idrossipropilmetilcellulosa, in modo da favorire una migliore farmacocinetica dei principi attivi, migliorandone l’effetto terapeutico e la praticità di assunzione.
Altri invece sono preparati per applicazione topica, specialmente quando i principi attivi sono disponibili in un veicolo lipoproteico, ad esempio come emulsione gelificata, che ne facilita un rapido ed elevato assorbimento, permettendo anche qualche leggero massaggio drenante.
Si sconsiglia vivamente il “fai da te” così come il passa parola ma di rivolgersi sempre ad un medico che abbia sufficiente conoscenza ed esperienza in Fitoterapia.
Rimaniamo a disposizione a Firenze attraverso i nostri recapiti.