Lo sport può essere talvolta causa di comparsa della meralgia parestesica da un lato o bilaterale, con ripercussioni sulla carriera sportiva dell’atleta.
Si tratta di formicolio, intorpidimento e dolore bruciante, tipicamente da nervo, nella parte laterale della coscia, fino quasi al ginocchio.
Classicamente la zona interessata è definita a forma di “racchetta”, col manico in basso, e corrisponde all’area di innervazione del nervo cutaneo femorale, che solitamente viene compresso in prossimità del ligamento inguinale all’inserzione laterale sulla spina iliaca anteriore superiore.
Le cause della compressione possono essere posturali oppure legate ad una ipertrofia o fibrosi del ligamento inguinale.
Meralgia parestesica nel diabete, gravidanza, obesità
Si riscontra anche in alcune condizioni particolari come nel diabete mellito, in gravidanza o nelle obesità specialmente con rapido aumento del peso.
Le cause transitorie oltre allo sport sono molteplici, talvolta anche banali come abiti stretti attorno alla vita, cinture, fondine della pistola purché indossati abitualmente e troppo in tensione.
Altre volte deriva da infortuni o traumi, tessuto cicatriziale derivante da precedenti interventi chirurgici, processi patologici intrapelvici o addominali, anche gravi come i tumori.
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Neuropatia compressiva del nervo cutaneo laterale del femore
Il meccanismo è però sempre lo stesso: l’intrappolamento o la compressione del nervo cutaneo laterale del femore che avviene più frequentemente alla sua uscita dal bacino in prossimità della spina iliaca anteriore superiore.
Questo nervo ha solo funzioni sensitive e non motorie per cui la sua compressione dà sempre e solo sintomi di tipo sensitivo e mai disfunzioni motorie.
La ulteriore compressione con un dito in corrispondenza della emergenza del nervo dalla pelvi può aggravare immediatamente la sintomatologia.
Il dolore non è mai presente in regione inguinale e la motilità dell’articolazione dell’anca è inalterata.
Anzi alcuni movimenti dell’anca come la flessione e l’estensione estreme della stessa, possono rispettivamente attenuare o aumentare il disturbo.
Come si fa la diagnosi di meralgia parestesica ?
Eventuali esami diagnostici sono volti ad escludere le cause più gravi della sindrome ( come masse intrapelviche ) o ad evidenziare patologie discali lombari che possono simulare disturbi simili, e a permettere indirettamente la diagnosi di meralgia parestesica che rimane pertanto clinica.
Una altra forma clinica che può entrare in diagnosi differenziale, e che è ancor più frequente, è la borsite trocanterica che in genere però si esprime con un dolore più localizzato e limitato appunto alla regione trocanterica ed evocabile alle rotazioni estreme dell’anca.
Come si cura la meralgia parestesica ?
Il trattamento della meralgia parestesica è basato possibilmente sull’identificazione della causa e sulla sua rimozione.
Alcune volte è possibile risolverla con un’ adeguata rieducazione posturale volta a ristabilire una corretta rispondenza tra rachide lombare e bacino.
In casi più ostinati è possibile ricorrere ad infiltrazioni steroidee in prossimità dell’emergenza del nervo dal bacino oppure negli atleti sottoposti a controllo antidoping si può far ricorso a mesoterapia antalgica e antiinfiammatoria con prodotti fitoterapici.
Infine raramente si può ricorrere alla chirurgia che consiste nella liberazione o decompressione del nervo ( neurolisi ).