Lo sport deve camminare insieme alla medicina naturale l’ omeopatia e la fitoterapia.
L’approccio medico nello sport deve essere sempre molto attento al rispetto della persona e al mantenimento dell’equilibrio in un organismo che deve sempre dare il meglio di se.
Per cui omeopatia e fitoterapia a nostro parere trovano nello sport il massimo della loro efficacia.
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Perchè utilizzare omeopatia e fitoterapia nella medicina sportiva ?
Perchè le medicine naturali o complementari hanno una visione olistica e globale della cura che si occupi più della persona che del singolo sintomo, non hanno solitamente effetti collaterali rilevanti, possono essere maggiormente modulate nel tempo, non contengono sostanze dopanti, possono essere usate a tutte le età.
Inoltre l’ampia varietà di sostanze disponibili ci permette di spaziare in un ampio ventaglio di prevenzione e cura, dal controllo dello stress a quello dell’affaticamento così come nella risoluzione dei problemi muscolari o articolari.
Omeopatia e Fitoterapia sempre sotto controllo medico @Fitoterapiafirenze
Questo non deve far pensare però che ci si possa curare da soli, o sotto consiglio di persone non esperte di medicine naturali, anche se dell’ambiente sportivo o “naturalistico”.
Se vogliamo buoni risultati, dobbiamo usare queste sostanze a dosaggi validi, per periodi adeguati, prodotte e preparate da aziende serie che offrono garanzie di qualità, pertanto questo ruolo può essere esercitato in sicurezza solo dal medico e per di più esperto.
Il fai da te in questo campo può essere estremamente dannoso, oltre a non produrre gli effetti desiderati.
La nostra esperienza formativa e clinica con le medicine naturali
Ho sempre creduto in una visione ampia ed aperta della scienza, in una sinergia intelligente e critica tra medicina tradizionale e condivisa, cioè basata sulle evidenze scientifiche, e quella legata alla tradizione e all’esperienza, riservando ad ognuna di essa il giusto ruolo in ogni diversa situazione prinicpalmente nell’interesse del paziente.
L’approccio omeopatico e fitoterapico va sempre affiancato alle tradizionali tecniche terapeutiche e riabilitative in uso in ciascuna patologia come l’immobilizzazione, il ghiaccio, la fisioterapia, il recupero funzionale e atletico.
Alcune volte, come accade nella traumatologia minore, le cure naturali possono rappresentare il cardine del trattamento, ma deve sempre decidere il medico esperto.
Anche l’aspetto dei controlli antidoping per i professionisti deve essere attentamente tenuto presente come spiacevoli vicende di cronaca sportiva dimostrano.
Agopuntura e terapia ortopedica manuale
Infatti negli anni ottanta del secolo scorso conseguivo il diploma in Agopuntura Tradizionale Cinese con uno dei più grandi maestri occidentali di questa antica disciplina, il Dr Nguyen Van Nghi di Marsiglia, e successivammente negli anni novanta il diploma in Terapia Ortopedica Manuale secondo Maigne c/o L’Università degli Studi di Siena.
La soluzione è il lavoro in team, ad ognuno la sua competenza
Non potendo però acquisire conoscenze ed esperienze valide in omeopatia e fitoterapia, pur apprezzandone la grande utilità, ho ritenuto opportuno avvalermi di colleghi altrettanto esperti in queste discipline mediche, lavorando insieme ed unendo le proprie potenzialità.
Omeopatia e Fitoterapia a servizio dello Sport
Non a caso già molti anni fa avevo redatto e pubblicato con la dr.ssa Tiziana Soncini, medico chirurgo con master universitario di secondo livello in queste discipline, ed allora medico dello staff nazionale Hockey su pista, un piccolo contributo sull’utilizzo dell’omeopatia nell’ambito della traumatologia dell’hockey su pista o a rotelle, a cui si rimanda per il suo ancor attuale valore e per la possibilità di estrapolare quegli stessi principi anche in altri sport.
Fitoterapia e tempesta infiammatoria da Covid 19
Gli studi sull’efficacia dei principi attivi vegetali sono in pieno fervore, specie quelli utilizzati negli stati infiammatori, anche sulla scia delle acquisizioni recenti indotte dall’epidemia Covid 19 che ha mostrato l’importanza del controllo della cosiddetta “tempesta infiammatoria” o “tempesta citochinica” che sarebbe alla base delle forme più gravi di malattia.
Arnica Montana nel controllo dell’infiammazione nello Sport
Proprio uno dei cardini del controllo dell’infiammazione in ambito sportivo, rappresentato dall’ Arnica montana, ha dimostrato avere in studi recenti ( Saint Laurent G. et al, 2017) un comportamento davvero interessante nel controllo dell’infiammazione.
Infatti contribuirebbe a ridurre e risolvere il fenomeno infiammatorio ma in modo maggiormente fisiologico senza impedire l’attivazione dei processi riaparativi tissutali che portano alla risoluzione del danno.
In pratica modulerebbero quindi i processi infiammatori mantenendoli nel range utile e fisiologico, e a questo sono destinati, senza sopprimerli del tutto come farebbero invece gli antiinfiammatori di sintesi.
Arnica montana e rischio di tossicità
L’Arnica viene usata per via generale solo a dosaggi omeopatici perché potenzialmente tossica e velenosa, mentre localmente può essere utilizzata in preparazioni allopatiche, comunque in zone dove la cute è integra lontano da bocca e occhi e sempre secondo le modalità e dosi consigliate.
Noi sconsigliamo vivamente l’uso umano di preparati ad uso locale di tipo veterinario per le possibili dermatiti più volte da noi osservate nel tempo.
Seguiamo con interesse l’elvorversi delle conoscenze per metterle a disposizione degli sportivi nella pratica di tutti giorni.