La sindrome del tunnel carpale può trovare beneficio sia dall’intervento che dalle infiltrazioni.
Gli obiettivi in campo sono diversi ma una volta fissati questi, i risultati sono comunque buoni in gran parte dei casi con entrambi gli approcci.
Cosa intendiamo per tunnel carpale
Per tunnel carpale intendiamo una zona anatomica del polso costituita da uno stretto passaggio tra piani ossei inferiore e laterali e strutture anatomiche molli superiori facilmente infiammabili e soggette ad ingrossarsi, comprimendo così il nervo mediano verso la parete ossea.
Il robusto ligamento trasverso del carpo posto al di sopra di tutto determina l’inestensibilità delle strutture contenute nel canale stesso.
Le cause della sindrome del tunnel carpale
Le cause della sindrome del tunnel carpale sono diverse e talvolta concomitanti.
Fattori anatomici come un canale carpale costituzionalmente più stretto, diversa conformazione anatomica delle ossa del polso per esiti di fratture e lussazioni, malattie reumatiche che determinano un ipertrofia sinoviale e modificazioni ossee sono alla base dell’insorgere della sindrome del tunnel carpale.
La causa di più frequente riscontro negli ambulatori è comunque una infiammazione cronica o subacuta dei tendini flessori delle dita che decorrono in un piano anatomico più superficiale del nervo del mediano.
Chi soffre di tunnel carpale
Le persone che soffrono di questa malattia provengono dal mondo del lavoro per l’uso di macchine vibranti o del semplice mouse del computer, o artigiani in genere, o dall’ hobbistica per l’utilizzo ad esempio di strumenti musicali o da giardinaggio oppure dallo sport in specie tennis, padel , bike e bowling.
E’ più frequente nella donna, specie dal lato dominante e spesso bilaterale.
Un caso particolare è rappresentato dalla comparsa degli stessi disturbi in gravidanza.
I sintomi della compressione del nervo mediano
Il nervo mediano ha funzioni sensitive e motorie ed in genere i primi sintomi della sua sofferenza sono sensitivi e successivamente motori.
I sintomi sono dolore e formicolii alla mano e alle prime dita, che si accentuano tipicamente la notte.
Successivamente la sofferenza del nervo mediano può portare ad una paresi sensitivo – motoria con perdita di forza e sensibilità, con sensazione di goffaggine alla mano e conseguente frequente caduta di oggetti per il deficit funzionale.
Nei gradi estremi della malattia il dolore e le parestesie possono addirittura migliorare, paradossalmente, perché il nervo mediano funziona sempre meno.
La terapia della sindrome del tunnel carpale
Può risultare utile l’utilizzo di un tutore che mantenga il polso in posizione neutra riducendo la compressione del nervo da utilizzare prevalentemente la notte e qualche ora di giorno quando possibile, la terapia con Fans ed altri drenanti fitoterapici per ridurre infiammazione e edema locale.
Ma gli approcci più comuni specie nei casi più avanzati della sindrome del tunnel carpale rimangono le infiltrazioni steroidee e l’intervento chirurgico.
Le infiltrazioni cortisoniche nel tunnel carpale
Rappresentano da sempre il primo approccio nei pazienti che si presentano negli ambulatori specialistici e che non hanno trovato beneficio dalle cure precedenti, ove non siano presenti controindicazioni ( principalmente glaucoma, diabete mellito e ipertensione arteriosa non controllati).
Nello sport professionistico le infiltrazioni steroidee sono vietate perché equiparate al doping.
Una recente revisione della Cochrane Library ( febbaraio 2023 ) conferma l’utilità delle infiltrazioni steroidee confrontate con un placebo o con nessun trattamento.
In particolare dai dati su oltre 600 partecipanti l’iniezione locale di corticosteroidi sembra essere un trattamento efficace per la sindrome del tunnel carpale di grado lieve e moderato, con benefici che durano fino a sei mesi e una ridotta necessità di intervento chirurgico fino a 12 mesi.
Non sono stati riscontrati effetti collaterali significativi, ritenendosi quindi le iniezioni locali un approccio sicuro, di facile esecuzione, non dolorose e di costi contenuti.
Nella nostra esperienza trovano indicazione nelle forme iniziali e moderate in alternativa all’intervento chirurgico come terapia definitiva o per assicurare migliore qualità di vita al paziente e minor danno al nervo, in attesa di intervento programmato.
Altresì utili nelle persone anziane che non possono o vogliono operarsi.
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Le Onde d’Urto nel tunnel carpale
Negli ultimi anni si è aggiunta nell’armamentario delle terapie conservative della sindrome del tunnel carpale anche la terapia con onde d’urto.
In particolare il trattamento è riservato alle forme iniziali e deve essere eseguito da personale medico esperto, dopo accurata diagnosi della causa della malattia e con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione con fonti terapeutiche defocalizzate lineari.
Per approfondire si rimanda al nostro articolo : tunnel carpale cura ondedurto non chirurgia (ondedurtomedico.it)
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