Una plantalgia posteriore fa pensare immediatamente ad una patologia della fascia plantare, ma se appare un pò strana, più mediale ed estesa del solito, si può pensare che sia in causa l’ abduttore dell’alluce.
Il dolore alla pianta del piede è un evento molto frequente e può comparire per motivi diversi.
Molte strutture anatomiche si concentrano alla pianta del piede, sopportando carichi statici e dinamici rilevanti nella quotidianità ed ancor più nello sport.
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Il muscolo Abduttore dell’Alluce
Il muscolo Abduttore dell’Alluce è il più superficiale e lungo dei muscoli plantari mediali del piede.
Come muscolo “intrinseco” origina dalla tuberosità del calcagno e della fascia plantare e si inserisce, assieme al tendine mediale del flessore breve dell’alluce, alla base della falange prossimale dell’alluce e all’osso sesamoide mediale.
Inoltre è situato più profondamente all’aponeurosi plantare, tra il muscolo flessore breve e il muscolo flessore lungo dell’alluce, e corre lungo il bordo mediale o interno del piede, coprendo le origini della maggior parte dei nervi e dei vasi della pianta del piede.
Il muscolo abduttore dell’alluce ed il suo lungo tendine per la loro posizione sono facilmente palpabili sul bordo mediale del piede lungo la volta longitudinale.
Funzioni del muscolo Abduttore dell’Alluce
L’abduttore dell’alluce abduce l’alluce (lo allontana medialmente), mentre il muscolo adduttore dell’alluce adduce l’alluce (spostandolo verso le altre dita).
Svolge però anche effetto flessorio e supinatorio sul primo metatarso.
Questo muscolo ha anche un ruolo fondamentale nella postura e nell’andatura sostenendo l’arco longitudinale mediale del piede, in sinergia col muscolo tibiale posteriore, peroneo lungo, flessore proprio dell’alluce ed altri muscoli plantari intrinseci.
Patologia del muscolo Abduttore dell’Alluce
Questo muscolo può andare incontro a stiramenti e a sovraccarico funzionale in rapporto al peso corporeo, all’uso di calzature non idonee e per eccesso di attività come può realizzarsi nello sport.
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Anche varianti anatomo funzionali del piede possono contribuire al suo stress come un eccesso di pronazione.
Un recente studio pubblicato su Gait Posture ha dimostrato che l’Abduttore dell’Alluce aumenta la sua attività in soggetti che avevano instabilità cronica della caviglia rispetto a soggetti normali o guariti da distorsione della caviglia ( “coper”).
Ciò non avveniva per altri muscoli estrinseci del piede come peroneo lungo, tibiale anteriore e gemello mediale.
Questo rafforzerebbe il ruolo di compenso svolto dall’Abduttore dell’Alluce nello stabilizzare la caviglia instabile e di prevenzione dinamica degli infortuni negli eccessi di pronazione.
Essendo il muscolo in stretto contatto con strutture nervose mediali, talvolta il quadro clinico può complicarsi con neuropatie meccaniche o infiammatorie secondarie.
Dolore causato dall’Abduttore dell’Alluce.
Il dolore legato alla sofferenza di questo muscolo si esprime nella zona mediale del tallone e dell’arco plantare, con alcuni trigger points tipici noti da tempo.
Nel caso di coinvolgimento di strutture nervose prossime la sintomatologia si può irradiare distalmente con comparsa di alterazioni sensitive come formicolio o bruciore in aggiunta al dolore.
Come si cura l’Abduttore dell’Alluce ?
Una volta accertata la causa della plantalgia da Abduttore dell’Alluce, almeno quando possibile, bisogna intervenire su questa cercando di rimuoverla o di ridurre al massimo i suoi effetti.
Si può ricorrere poi alla terapia antiinfiammatoria, mettere in atto taping, terapia manuale, strumentale ed ortesi per ridurre la contrattura e la tensione muscolare.
Utili anche esercizi di stretching, flessibilità e propriocettivi.
Nei casi invece in cui il muscolo si dimostri ipotonico bisogna intraprendere un potenziamento per lo più in sinergia con altri muscoli supinatori, non essendo facile attivare volontariamente questo muscolo al massimo della sua potenzialità.
Buoni risultati nei casi cronici, in cui compare anche una componente fibrotica nel muscolo, si ottengono con le Onde d’Urto Focali.
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