Passeremo in rassegna le più comuni deformazioni del torace nei bambini.
In età pediatrica molte di queste alterazioni sono di riscontro occasionale in corso di una visita ortopedica o fisiatra perché di grado modesto e soprattutto perché asintomatiche.
Altre volte, e sono le forme più gravi, sono i genitori stessi ad allarmarsi o il pediatra che richiede la visita specialistica.
Le deformazioni del torace nei bambini non sono mai da sottovalutare perché possono essere spie di altre malattie o interessare secondariamente organi vitali contenuti nella cassa toracica.
Anche malattie infettive gravi possono manifestarsi con alterazioni posturali e strutturali del torace.
La deformazione del torace conseguente alla scoliosi ( gibbo )
La deformazione toracica di più comune riscontro è il gibbo legato alla rotazione vertebrale che si ha nella scoliosi.
Si tratta di una deformazione della colonna vertebrale che provoca la comparsa di una vasta zona prominente che si rende più visibile con la flessione del rachide rispetto alla posizione eretta ( test di Adams ).
La rotazione delle vertebre determina nel tratto toracico la rotazione delle coste e dei tessuti molli della parete dando luogo alla formazione del gibbo postero laterale.
Dal lato controlaterale sarà conseguentemente più sporgente la parete anteriore del torace con minor espressione clinica rispetto al dorso.
La gravità del gibbo è direttamente proporzionale al grado di rotazione vertebrale e quindi all’entità della curva della scoliosi.
Infatti la sua misurazione con semplici strumenti può essere usata per avere una valutazione approssimativa dei gradi della scoliosi e per monitorare nel tempo l’evoluzione della malattia.
La deformazione può essere presente alla nascita in quadri gravi congeniti oppure può comparire durante la crescita con evoluzione della malattia imprevedibile che richiede monitoraggio nel tempo in ambito specialistico.
Il gibbo non richiede terapia di per sé ma è condizionato dalla cura della malattia di fondo che è la scoliosi.
Il petto escavo
La seconda deformazione in ordine di frequenza negli adolescenti è il petto escavato o a imbuto o “pectus excavatum” o più popolarmente ” torace del ciabattino ” che si calcola nella popolazione pediatrica con frequenza di circa 1 ogni 500 / 1000 bambini.
Si presenta come una depressione concava dello sterno al centro del torace determinata dalla posizione più in profondità delle cartilagini costali dalla terza all’ottava costa.
Si tratta di una forma congenita già presente e alla nascita anche se poco apprezzabile, che si rende manifesta maggiormente con la crescita.
Nelle forme più leggere non comporta problemi funzionali e può essere trattato in maniera conservativa con esercizi ed ausili specifici, mentre nelle forme più gravi richiede la correzione chirurgica ( sternoplastica ).
Infatti oltre al problema estetico e psicologico la marcata riduzione della capacità toracica può interessare la posizione e la funzionalità di organi interni specie cuore e polmoni.
Il petto carenato
Il petto carenato si caratterizza per una protrusione dello sterno in avanti dando luogo ad una specie di carena proprio come quelle delle navi.
E’ di origine congenita anche se alla nascita è solitamente poco evidente e si manifesta maggiormente nella crescita.
Ha frequenza minore rispetto all’escavato essendo presente in circa un un bambino su 10.000 / 15.000 .
Il trattamento iniziale deve essere conservativo con riabilitazione e corsetti compressivi specifici, ricorrendo all’intervento chirurgico solo nei casi più gravi o che non avessero risposto alle cure conservative.