Il metodo Pilates è largamente utilizzato in tutto il mondo ma il Covid-19 ne ha favorito ulteriormente la sua conoscenza.
Infatti ha trovato ancor più diffusione e popolarità tra la gente durante l’epidemia del Covid-19 grazie alla possibilità di seguire lezioni online da casa.
Per le sue caratteristiche particolari può svolgere un ruolo importante anche nelle persone che hanno contratto l’infezione e ne vivono le conseguenze.
Il metodo Pilates
Il Pilates rappresenta una metodica di esercizio fisico di alta qualità.
Infatti può essere utilizzato come ginnastica globale ma anche in riabilitazione e nella prevenzione di alcuni infortuni così come nel dolore muscoloscheletrico di diversa origine.
Oggi qualsiasi disciplina di fitness, in qualsiasi parte del mondo, non può prescindere dagli insegnamenti del metodo Pilates.
Ugualmente qualsiasi riabilitazione post infortunio o chirurgica volta agli arti non può che iniziare con una buona “core stability” o stabilità del centro, cioè la capacità di allenare e controllare di quei muscoli che assicurano la stabilità alla parte centrale del corpo.
Il metodo Pilates rappresenta sicuramente un valido complemento di uno stile di vita sano al pari di altre attività.
E’ stato però prospettato e valutato anche il suo possibile impatto positivo su alcuni stati di malattia in ambito ortopedico e riabilitativo.
Le banche dati scientifiche più importanti raccolgono centinaia di studi sull’argomento.
Su alcuni quadri patologici c’è unanime e valido riconoscimento di una certa efficacia del Pilates.
Tra questi il dolore lombare cronico, il dolore cervicale , il mal di schiena in gravidanza, il dolore muscoloscheletrico della donna in menopausa.
L’ infezione da Covid-19 SARS 2
Sappiamo che l’infezione da Covid-19 colpisce prevalentemente il sistema respiratorio lasciando talvolta danni permanenti ai polmoni con riduzione della capacità respiratoria.
Ma gli effetti del Covid possono interessare altri organi direttamente come il muscolo cardiaco ( miocardite ) o indirettamente attraverso i danni vascolari (vasculite) o trombotici come intestino, fegato, reni, cervello ecc.
Fortunatamente la maggior parte delle persone in buona salute che hanno contratto l’infezione non riportano alcuna complicazione grave e dopo un tempo variabile tornano ad una vita normale.
Il Long Covid
Ma non è per tutti così, infatti una parte delle persone che hanno contratto la malattia, pur negativizzandosi ai test, a distanza di più di 4 settimane da un’infezione acuta da SARS-CoV-2 vedono la persistenza o l’insorgenza di nuovi segni e sintomi legati all’infezione.
Questi possono persistere anche per tre o più mesi.
I sintomi più comuni sono astenia, fatica persistente, dolori muscolari e articolari, senso di respiro corto o vera e propria “fame d’aria”, fino alla dispnea.
Ma anche inappetenza, mal di testa, difficoltà a concentrarsi, alterazioni del sonno e dell’umore, fino alla depressione.
Cosa determini la complicanza post infettiva non è tuttora chiaro, ma alcuni fattori favorenti sono stati identificati.
Tra i fattori di rischio sembrano esserci l’età avanzata, il sesso femminile, l’ospedalizzazione per COVID-19, l’ obesità e il diabete e sembra giochino un ruolo anche le condizioni generali di salute generale al momento dell’infezione.
Punti di forza del Pilates nei disturbi post Covid
Molti sono i punti di forza del metodo Pilates che possono risultare vincenti nel ricondizionamento psicofisico post Covid.
Uno studio recente randomizzato controllato ha valutato l’efficacia del metodo Pilates in 145 soggetti giovani che erano stati ricoverati in ospedale per complicanze del Covid-19.
I risultati dimostrano che gli esercizi di Pilates hanno migliorato positivamente la resistenza muscolare del core stability e l’equilibrio del tronco nelle persone colpite dal COVID-19, il che ha avuto riflessi positivi sulla qualità degli schemi di movimento e sulla qualità della vita.
Vediamo nel dettaglio quali sono i punti di forza del Pilates nel ricondizionamento post Covid.
Migliorare la forza e il tono muscolare assieme alla flessibilità
Pochi esercizi fisici hanno la capacità di aumentare forza e tono muscolare senza influire negativamente sulla flessibilità.
Il Pilates esige allenamento e controllo dei muscoli addominali, della parte bassa della schiena, dei fianchi e dei glutei (i cosiddetti “muscoli centrali” del tuo corpo) assicurando una stabilità centrale che favorisce la corretta esecuzione di tutti gli esercizi.
Ma assicura anche contemporaneamente una buona flessibilità muscolare ed articolarità contro la forzata e prolungata immobilità della malattia.
Migliora la respirazione e la postura
L’ossessivo controllo della respirazione tipico del metodo Pilates garantisce una maggiore efficacia degli atti respiratori con miglior apporto di ossigeno ai tessuti ed un impegno dei muscoli respiratori solitamente meno reclutati.
Il controllo del core stability e della respirazione assicurano anche un valido contributo ad una postura corretta che verrà mantenuta più facilmente anche dopo la seduta.
D’altra parte già nel 2016 Giacomini et al, in tempi antecedenti all’epidemia Covid, avevano scoperto che 8 settimane di allenamento Pilates avevano migliorato il volume massimo espiratorio, la ventilazione e lo spessore del muscolo addominale trasverso in 16 donne fisicamente inattive.
Liu et al nel 2020 avevano esaminato gli effetti dell’allenamento respiratorio sulla funzione respiratoria, sulla qualità della vita e sulla funzione psicologica, riportando effetti positivi dopo l’intervento proprio in soggetti colpiti da Covid-19.
Migliora lo stato psichico e l’autostima
L’attività fisica in genere ma il Pilates in modo particolare favoriscono il rilassamento, riducono lo stress e favoriscono il sonno e la sua qualità.
Allo stesso tempo favorisce il recupero della stima in se stessi, fortemente condizionata dalla malattia e dal brusco cambiamento delle abitudini di vita, favorendo il ritorno alla fiducia nel prossimo futuro e alla socializzazione.
L’ampia disponibilità di piccoli o grandi centri che offrono programmi di Pilates lo rendono anche facile da reperire in prossimità del proprio domicilio o posto di lavoro.
Tuttavia, è importante che l’esercizio sia adattato alle capacità individuali e che venga eseguito sotto la supervisione di un professionista sanitario, specialmente per chi ha sintomi persistenti o gravi.