Ci occupiamo di borsite trocanterica dell’anca o trocanterite da sempre, curandola con tutti i mezzi che la scienza in questi anni ci ha messo a disposizione e sono stati tanti, ora ricorriamo alle ESWT ( onde d’urto focali ).
Inizialmente avevamo a disposizione le infiltrazioni cortisoniche, molte tecniche di fisioterapia ( come non ricordare l’entusiasmo dei laser CO2 e poi neodimio yag negli anni ottanta e novanta ) e gli esercizi riabilitativi.
Dagli anni duemila tutto è cambiato per noi e i nostri pazienti con l’introduzione della terapia con Onde d’Urto Focali che ha soppiantato tutte le altre tecniche di fisioterapia strumentale, riducendo molto anche la necessità di esercizi riabilitativi specie nei pazienti non sportivi.
Ne parlavamo per la prima volta in un articolo sul nostro sito web di allora, alla fine del 2009, partecipando l’entusiasmo nascente sulle Onde d’Urto, da allora andato sempre a crescere con le tante guarigioni nel giro di poche settimane dopo tre quattro sedute di terapia, specie nei casi trattati precocemente.
Anche la letteratura specializzata ci ha fornito in questi anni indicazioni e conferme interessanti, anche confrontando l’efficacia delle Onde d’Urto con altre tecniche consolidate e gli studi continuano ancora.
Per approfondire la borsite trocanterica nelle sue cause ed in particolare negli sportivi, puoi consultare la relativa pagina sulla terapia ad Onde d’Urto Focali, sempre eseguita da medico esperto / certificato.
Sindrome dolorosa del Gran Trocantere / dolore laterale dell’anca
Sindrome dolorosa del gran trocantere è la traduzione del termine anglosassone con cui si indica nel mondo la borsite trocanterica o trocanterite che rappresenta la maggior parte dei casi dolore laterale dell’anca, in contrapposizione all’altro dolore frequente di questa articolazione, quello prevalente all’inguine, appunto mediale, causato da tutte le patologie proprie dell’articolazione coxo-femorale.
Il dolore è di intensità medio-bassa, si localizza lateralmente in prossimità del gran trocantere e può irradiarsi in basso sulla coscia e posteriormente verso il gluteo. Tipicamente si accentua col movimento e con la compressione locale, come avviene a letto a chi dorme preferibilmente sul fianco malato.
Le cause sono molteplici di tipo dismetabolico, posturale, microtraumatico ripetuto ma soprattutto da sovraccarico funzionale.
Spesso nelle forme subacute o croniche si ha la presenza di veri e propri depositi calcifici all’interno della borsa. Questi di per se coostituiscono elemento irritativo all’interno della borsa stessa, contribuendo a mantenere attiva l’infiammazione e il dolore.
La diagnosi è prevlentemente clinica, ma un ecografia, una radiografia o una RMN possono fornire ulteriori utili elementi alla conferma diagnostica o in una disgnostica differenziale.
La trocanterite è del tutto diversa dalla sindrome del piriforme
Trocanterite e sindrome del piriforme sono abbastanza frequenti, interessano zone anatomiche vicine ma non possono essere confusi.
In effetti i quadri clinici sono molto diversi e solo qualche buon tempone dell’ultimo minuto può avvicinarle o confonderle come accade di trovare navigando in rete. SANTA IGNORANZA condita con molta SPREGIUDICATEZZA.
La borsite trocanterica può confondersi con una tendinopatia del piccolo e medio gluteo
Invece può succedere di avere qualche perplessità nel distinguere la sindrome dolorosa inserzionale dei glutei piccolo e medio con la vera trocanterite e talvolta possono davvero essere associate, specie nelle forme da sovraccarico, per la stretta vicinanza antomica e per il coinvolgimento nell’abduzione del femore.
In questi casi la diagnostica per immagini può aiutarci a perfezionare la diagnosi, mentre sul fronte della cura non sussiste un vero problema perchè con le Onde d’Urto, sapendolo, è possibile adattare la terapia ai due quadri e curarli indipendentemente o contemporaneamente senza difficoltà.
Le Onde d’Urto per trocanterite, mediogluteo e piriforme
Il trattamento è indolore, ambulatoriale, privo di effetti collaterali, richiede poche sedute e può essere ripetuto a breve distanza se necessario senza alcun problema nel caso si voglia escludere il rischio frequente di recidive nelle forme più gravi.
Nel caso foste affetti da questa patologia o per qualsiasi informazione non esitate a contattarci, siamo a Firenze.
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