Bromelina nel dolore muscoloscheletrico.

La bromelina estratta dalla pianta dell’ananas ( in particolare dal gambo ) è in uso nella cura del dolore muscoloscheletrico da anni.

Ringraziamo innanzitutto la Dr.ssa Tiziana Soncini  @FitoterapiaFirenze medico esperto in Omeopatia e Fitoterapia per il prezioso contributo alla stesura del post.

Il principio attivo, che è un enzima proteolitico, scinde cioè le proteine, è stato registrato come farmaco in Italia molti anni fa ed utilizzato soprattutto come antiedemigeno e fibrinolitico.

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L’ananas ( in particolare dal gambo ) da cui si estrae la Bromelina

Il suo utilizzo tradizionale spaziava dalla piccola traumatologia all’infiammazione in ambito odontoiatrico e otoiatrico, all’effetto digestivo per la capacità di frammentare le proteine.

La sua concentrazione si esprime spesso in unità proteolitiche, o unità Rore o più comunemente U.I. ( Unità Internazionali ), piuttosto che in unità ponderali, facendo riferimento alla purezza oltre che alla quantità.

La Bromelina ha una buona biodisponibilità essendo facilmente assorbibile quando assunta per via orale.

Può essere assunta lontana dai pasti per potenziare l’effetto antinfiammatorio generale oppure dopo i pasti per sfruttare il suo contributo alla digestione alimentare.

Effetti antinfiammatori della Bromelina

L’effetto antinfiammatorio della Bromelina avviene su due fronti contrapposti.

Infatti da un lato inibisce la produzione di prostaglandine proinfiammatorie e dall’altro promuove la produzione di molecole ad attività antinfiammatoria.

Inoltre non ha i tipici effetti collaterali degli antiinfiammatori ( FANS ) tradizionali normalmente usati.

Questa caratteristica la rende particolarmente efficace nel trattamento dell’infiammazione di basso grado che accompagna l’inizio della malattia artrosica, fin ora ritenuta causata esclusivamente dalla degenerazione articolare su base meccanica.

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Meccanismo d’azione ad effetto antinfiammatorio della Bromelina

Effetto drenante antiedema della bromelina

La Bromelina ha spiccate capacità antiedema facilitando il drenaggio dei liquidi riducendo la stasi venosa.

Inoltre favorisce il riassorbimento di versamenti, stravasi, ecchimosi, infiltrati ed ematomi nei tessuti molli a seguito di traumi, ferite, ustioni o interventi chirurgici.

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Borsite del gomito: un indicazione classica all’uso della Bromelina

Per il suo effetto fibrinolitico ed anticoagulante previene e cura processi flebitici e tromboflebitici.

Cellulite e bromelina

L’utilizzo degli enzimi proteolitici della Bromelina nel contrastare la cellulite e la pannicolite sottocutanea si è consolidato nel tempo.

Si sfruttano diversi effetti tipici di queste sostanze dall’effetto drenante per il ristagno locale di liquidi, a quello antinfiammatorio, oltre a quello fibrinolitico per la componente sclerotica e nodulare del connettivo e fleboprotettore nonché diuretico.

Effetti collaterali ed interazioni della Bromelina

Generalmente la Bromelina nei soggetti sani è ben tollerata anche in età pediatrica.

Può raramente essere causa di reazioni allergiche e gastroenteriche come nausea, vomito, aumento della peristalsi intestinale e diarrea.

Ha invece potenziali interferenze con farmaci di utilizzo comune e frequente come antiaggreganti e anticoagulanti, antibiotici.

In gravidanza ed allattamento può essere utilizzata sotto stretta sorveglianza medica.

Take home message su Bromelina nel dolore muscoloscheletrico

La Bromelina è utilizzata da molti anni come farmaco nell’edema, nei versamenti articolari, nella piccola traumatologia anche nei bambini.

In particolare viene utilizzata in ambito ortopedico, medico sportivo, odontoiatrico, otoiatrico ed estetico.

Attualmente è utilizzata con grandi aspettative anche nella prevenzione dell’artrosi per la sua componente infiammatoria di basso grado.

E’ generalmente ben tollerata, ma può interferire con altri farmaci di comune e largo utilizzo.

In gravidanza ed allattamento e in soggetti che assumono altri farmaci deve essere utilizzata su prescrizione e controllo medico.

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