Curcuma e malattie neurodegenerative

La curcuma attraverso la curcumina in essa contenuta può svolgere un ruolo importante nell’evoluzione di alcune malattie neurodegenerative.

Abbiamo già ricordato gli effetti antinfiammatori e antiossidanti della curcumina che risultano utile nel combattere il dolore muscoloscheletrico.

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La molecola della curcumina

Gli effetti antinfiammatori della curcuma

Vari studi dimostrano che la curcumina ha proprietà antinfiammatorie, dovute alla sua capacità di inibire enzimi come la ciclossigenasi, la lipossigenasi, l’ossido nitrico sintetasi, che sono molecole chiave delle reazioni infiammatorie.

La curcumina, pertanto, si presta ad essere utilizzata per la cura di varie patologie infiammatorie.

È stato ampiamente dimostrato che la curcumina esercita attività antiossidante e protettiva attraverso l’attivazione di enzimi che regolano reazioni di neutralizzazione dei radicali liberi.

Queste molecole che sono in grado di danneggiare le membrane cellulari ed il DNA, con conseguenze anche gravi sulla salute del nostro organismo.

Dal momento che i danni ossidativi al DNA e la perossidazione delle membrane cellulari dovute ai radicali liberi sono la causa di molte patologie fra cui il cancro, l’aterosclerosi e le malattie neurodegenerative, la curcumina potrebbe essere un valido aiuto in tutte queste condizioni.

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La curcuma potrebbe avere effetti benefici sulle malattie neurodegenerative

Gli effetti antiossidanti della curcumina

Sempre in virtù delle sue proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie la curcumina si rivela utile nel trattamento e nella prevenzione di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla.

I fenomeni di stress ossidativo, infatti, si ritiene siano coinvolti nella patogenesi di queste malattie.

Un recentissimo studio italiano pubblicato su International Journal of Molecular Sciences dalle Università Statale di Milano e quella di Pavia evidenzierebbe un favorevole effetto della curcumina sulle cellule dei motoneuroni colpiti da SMA.

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Il recente studio sui possibil effetti positivi della curcuma sulle cellule staminali neurali e malattie neurodegenerative

E’ presumibile che questi effetti possano anche interferire sulla qualità di vita di pazienti affetti da Atrofia Muscolare Spinale ( SMA).

E questo soprattutto in persone che non rispondono adeguatamente ai farmaci normalmente usati quando hanno già perso troppi motoneuroni.

La Atrofia Muscolare Spinale ( SMA )

L’ Atrofia Muscolare Spinale è la più diffusa tra le malattie genetiche rare e colpisce le cellule nervose delle corna anteriori del midollo spinale da cui partoni i nervi diretti ai muscoli per attivarli in tutte le funzioni motorie necessarie.

Colpisce prevalentemente neonati, bambini e giovani adulti rappresentando il secondo disordine neuromuscolare più frequente in età pediatrica.

La malattia è caratterizzata da un progressivo indebolimento dell’apparato muscolare a partire dai muscoli più vicini al tronco.

La patologia è su base genetica ed è causata principalmente da un insufficiente produzione della proteina SMN che assicura la sopravvivenza dei motoneuroni.

Anche un elevato stress ossidativo è stato riscontrato a livello delle cellule malate di SMA e questo potrebbe condizionare l’evoluzione della malattia.

Questo studio ha voluto sperimentare l’efficacia della curcumina nel ridurre lo stress ossidativo presente nelle cellule SMA per verificare se una sua riduzione possa invertire alcuni degli aspetti dannosi della malattia.

La cura della SMA

La terapia si basa su farmaci che sono in grado di aumentare la produzione della proteina SMN nei motoneuroni.

Quando le terapie sono somministrate in età infantile e pre-sintomatica, lo sviluppo motorio è paragonabile a quello di individui sani.

Servono anche fisioterapia e riabilitazione neuromotoria per lunghi periodi.

Questo studio ha valutato l’impatto della terapia antiossidante con curcumina sulle cellule staminali neurali ( NSC ) che hanno la potenzialità di differenziarsi in motoneuroni.

Hanno così dimostrato che la curcumina è in grado di produrre effetti positivi in NSC sane e affette da SMA individuandone anche il meccanismo di azione.

In particolare la curcumina aumenta la capacità di proliferazione e l’automantenimento e ridotto il loro tempo di raddoppio, assicurando una maggiore quantità e vita più lunga a queste cellule.

Gli autori ribadiscono che queste nuove potenziali cure potrebbero aggiungersi a quelle già in uso senza in alcun modo sostituirle.

Take home message

  • La curcumina riduce il micro-RNA aberrante e i punteggi di disabilità nella sclerosi multipla.
  • La curcumina aumenta i livelli dell’interleuchina-10 nella sclerosi multipla.
  • Nella sclerosi laterale amiotrofica, la curcumina aumenta l’espressione dei modulatori miRNA dell’infiammazione.
  • La curcumina sembra promettente e sicura per il trattamento delle malattie neurodegenerative.
  • L’utilizzo della curcumina deve essere sempre prescritto dal medico ed è fortemente sconsigliato il fai da te.

www.stefanoguidotti.com

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