Nel 2006 John Fraser dell’Università di San Diego pubblicava il primo rilevante studio sulla enorme potenzialità del tessuto grasso come fonte di cellule staminali per uso biotecnologico.
Da allora si sono moltiplicati vorticosamente gli studi scientifici che valorizzano in vari settori della medicina l’utilizzo di fattori di crescita derivati dal tessuto grasso in quanto capaci di differenziarsi nelle più diverse linee cellulari senza particolari rischi né effetti collaterali.
Fattori di crescita da tessuto adiposo in Ortopedia
Molti sono già i tentativi per introdurre questa tecnica in ambito ortopedico specie per problemi artrosici e cartilaginei in genere.
Attraverso una procedura di liposuzione addominale o agli arti si ottiene un prelievo di adipociti che adeguatamente manipolati danno luogo alla produzione di fattori di crescita derivanti soprattutto dalla parte stromale del grasso, che sembrano avere una grande potenzialità rigenerativa anche a prescindere dall’età del soggetto.
Recentemente è stato condotto uno studio clinico da Gusenoff di Pittsburgh utilizzando iniezioni di fattori di crescita da tessuto adiposo su pazienti affetti da fascite plantare cronica, patologia molto frequente che generalmente viene curata con iniezioni steroidee, specie in passato, fisioterapia ed esercizi di stretching.
Onde d’Urto Focali Golden Standard nella Fascite Plantare
Nella nostra esperienza ultra ventennale le Onde d’Urto Focali rappresentano attualmente l’approccio di prima scelta portando alla guarigione oltre il 90 % dei casi in accordo con la più qualificata letteratura internazionale.
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Pur seguendo con grande interesse l’evolversi degli studi sull’utilizzo di fattori di crescita derivati dalle cellule mesenchimali stromali, riteniamo che al momento tale metodo risulti piuttosto complesso nella sua esecuzione pratica, indubbiamente cruento, sia in fase di prelievo del tessuto grasso che nella successiva inoculazione del prodotto attivo, con necessità di anestesia locale.
Al momento tale procedura sembra richiedere ambienti sanitari protetti, in condizioni di asepsi e sterilità, assimilabili ad una sala operatoria, ed il coinvolgimento di operatori sanitari di diversa professionalità.
Secondo questo studio i risultati sarebbero interessanti sia sotto il profilo del dolore, del ritorno all’attività quotidiana e quella sportiva, oltre alla riduzione dello spessore della fascia plantare fino a 12 mesi dal trattamento.
Ovviamente i costi non potranno che essere piuttosto elevati e presupponendo una più ampia disponibilità in ambito privato che pubblico, completamente a carico del paziente.
In caso di fascite plantare, sia cronica che acuta, noi utilizziamo da anni un trattamento locale con Onde d’Urto Focali o più raramente defocalizzate, del tutto incruente e ben tollerate, senza utilizzo di farmaci o anestetici, con poche sedute ambulatoriali a frequenza settimanale.
I nostri prezzi, a fronte di un intervento altamente tecnologico e moderno, eseguito sempre da medico esperto o certificato, sono piuttosto contenuti.
Rimaniamo a vostra disposizione.