Ortobiologia e Ortopedia Conservativa

L’ Ortobiologia, di recente individuazione, entra a pieno titolo nella Ortopedia Conservativa in cui crediamo fermamente.

I recenti nuovi successi nell’ambito della medicina rigenerativa hanno interessato anche l’ ortopedia, tradizionalmente rivolta alla chirurgia riparativa da sempre ed anche sostitutiva negli ultimi cinquant’anni con l’avvento delle protesi articolari.

artrosi, cura, ortopedia, conservativa, ortobiologia, fattori, crescita, Firenze
Ortobiologia e Ortopedia Conservativa in campo contro l’artrosi precoce

La possibilità di iniziare a curare le patologie articolari all’inizio della loro evoluzione con mezzi farmacologici o biologici apre nuovi orizzonti per ritardare l’evoluzione della malattia, migliorare la qualità della vita e ridurre anche il ricorso ad interventi chirurgici.

Cosa si intende per Ortobiologia

L’ ortobiologia riunisce tutte le metodiche che sfruttano le capacità rigenerative delle cellule del corpo umano con l’obiettivo di stimolare la ricrescita di alcuni tessuti e attenuare l’infiammazione.

I suoi fondamenti sono i trattamenti non chirurgici e mini invasivi che con costi sociali contenuti permettono di condurre una vita normale anche nell’età matura.

Spesso l’ ortobiologia serve a scongiurare quella che era finora l’unica scelta terapeutica quale l’intervento di sostituzione protesica o almeno di rinviarla ad un’età più avanzata.

Chi si occupa di Ortobiologia ?

La SIOT ( Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia ) ed altre società scientifiche super specialistiche hanno più volte esaltato negli ultimi tempi questa vera e propria rivoluzione nella cura delle malattie degenerative dell’apparato osteoarticolare attraverso un approccio precoce e sicuro.

Il nostro organismo è capace di produrre tessuto cartilagineo, alla base della salute e funzionalità articolare, fino a circa 30 anni dopo di che inizia un lento declino strutturale delle articolazioni.

A questo si aggiungono fattori negativi come infortuni, sovrappeso o obesità, sedentarietà o eccesso di attività fisica che possono nel singolo individuo accelerare i processi infiammatori e degenerativi.

La SIOT sottolinea inoltre l’evidenze scientifiche sull’efficacia di infiltrazioni con farmaci antinfiammatori, acido ialuronico, sostanze ( come il collagene ) e cellule autologhe dotate di spiccata capacità riparative e rigenerativa sui tessuti lesionati, come PRP e simili.

Inoltre tutte queste terapie, che rappresentano il massimo delle evoluzioni tecnologiche disponibili, risultano estremamente sicure e prive di effetti collaterali, con pochissime controindicazioni da valutare nel singolo caso.

Il ruolo delle infiltrazioni con antinfiammatori e acido ialuronico nell’ Ortobiologia

Ci siamo già lungamente occupati di questo tema in post precedenti a cui rimandiamo.

L’evoluzione della ricerca nell’ambito degli acidi ialuronici ci mette oggi a disposizione una vasta gamma di prodotti diversi per formulazione, concentrazione, costi per cui bisogna sempre affidarsi a professionisti esperti che abbiano conoscenze e competenze adeguate.

stefanoguidotti, infiltrazione, PRP, acido, ialuronico, collagene, Firenze
Trattamento infiltrativo del ginocchio in ambito ambulatoriale

Abbiamo sempre sostenuto che non esiste l’acido ialuronico migliore per tutti, ma un prodotto specifico più idoneo al singolo soggetto per la sua patologia in quel momento.

Il ruolo del PRP , collagene e cellule mesenchimali nell’ Ortobiologia

Negli ultimi anni l’armamentario terapeutico si è arricchito di diversi fattori di crescita e di riparazione già pronti ( come il collagene ) o ottenuti dallo stesso soggetto a cui sono destinati.

Già da alcuni anni è disponibile il PRP ( Plasma Ricco di Piastrine ) di cui ci siamo già occupati che rappresenta un valido aiuto nelle patologie articolari e tendinee, specie nei soggetti più giovani.

stefanoguidotti, ortopedia, conservativa, cellule, staminali, tessuto, adiposo, grasso, Firenze
Schema della procedura di preparazione di cellule mesenchimali da tessuto adiposo

Più recentemente si sono rese disponibili tecniche che utilizzano le cellule mesenchimali estratte dal midollo osseo o ancor più facilmente dal grasso sottocutaneo addominale autologhi.

Ancora queste tecniche risultano sicuramente più complesse, ma i rapidi progressi della ricerca potrebbero portare in breve tempo a procedure più snelle e più adatte ai trattamenti ambulatoriali.

Concludendo accogliamo con interesse e curiosità questa nuova era che si prospetta davanti a noi e a quanti se ne potranno avvalere che mette anche l’ortopedia a pieno titolo nella moderna medicina rigenerativa e antiage.

www.stefanoguidotti.com

contatti e recapiti

@OrtopediaConservativa