Purtroppo la maggior parte dei tumori muscolo scheletrici hanno inizialmente sintomi non specifici e apparentemente banali.
Un gonfiore, un dolore modesto che va e viene.
Magari c’è stato recentemente un piccolo trauma o infortunio e viene di pensare che la causa dei sintomi sia questa.
Ancora troppo spesso assistiamo alle conseguenze negative di patologie oncologiche gravi trattate in maniera inadeguata.
Per lo più questo avviene per sottovalutazione o per indicazioni terapeutiche sbagliate date da figure professionali che non hanno le competenze adeguate.
Purtroppo talvolta un tumore osseo può essere scoperto casualmente per una frattura ossea spontanea ( frattura patologica ) perché non aveva dato sintomi significativi.
E’ capitato anche di accorgersi del tumore osseo per fratture causate da manipolazioni incaute in presenza di un dolore ritenuto banale senza procedere ad adeguati accertamenti.
L’importanza della diagnosi precoce dei tumori muscolo scheletrici
Riconoscere i tumori muscolo scheletrici in una fase precoce è importante per la prognosi dei pazienti.
In questo campo non esiste un concetto di prevenzione / screening come per i più frequenti tumori maligni della cute, mammella, dell’intestino o dell’utero per cui i primi segni clinici sono fondamentali.
I primi sintomi vanno considerati attentamente da un medico specialista del settore che valuti se procedere con accertamenti diagnostici mirati per confermare o escludere la grave patologia.
Gli esami per la diagnosi dei tumori muscolo scheletrici
Troppo spesso invece di consultare un ortopedico ci si rivolge ad altre figure professionali non laureate in medicina che intraprendono trattamenti manuali o riabilitativi sottovalutando i sintomi e ritardando la diagnosi di tumore.
D’altra parte questi sanitari affrontano il problema secondo le loro capacità professionali non potendo intraprendere un iter diagnostico strumentale che è specifico del medico.
Ogni dolore ancor più in presenza di tumefazione ingiustificata a carico del sistema osteoarticolare e muscolare deve essere valutato dal medico, meglio se specialista del settore, prima di iniziare un trattamento a caso che potrebbe ritardare la diagnosi o peggiorare addirittura la patologia.
Gli esami più utilizzati per la diagnosi di un tumore muscolo scheletrico sono la radiografia e l’ecografia per un primo livello e RMN e TC per ul livello successivo.
Mentre biopsia, scintigrafia e Pet rappresentano un ulteriore approfondimento in condizioni particolari o per la stadiazione della malattia.
Il ruolo del medico specialista nella diagnosi
Questi tumori se pur non molto frequenti colpiscono pazienti di tutte le età con caratteristiche spesso tipiche di ciascuna età.
Alcune volte rappresentano una localizzazione secondaria rispetto ad un tumore che ha origine altrove.
La conoscenza di tutti questi aspetti è bagaglio culturale del medico e solo il medico può guidare ad una diagnosi precoce nell’interesse del paziente.
Proprio la non specificità dei sintomi iniziali può portare il paziente a rivolgersi direttamente al terapeuta non medico.
Molti trattamenti iniziali fatti senza una diagnosi precisa, in particolare la terapia manuale compreso il massaggio ed il calore locale possono determinare un aumento di vascolarizzazione del tumore ed un suo teorico aggravamento.
Consideriamo infatti che calore locale endotermico e terapia manuale e manipolativa sono gli approcci iniziali più frequenti nel trattamento del dolore e gonfiore muscolo scheletrico.
Altre volte le stesse strategie curative possono arrecare peggioramento della sintomatologia, talvolta tragico come le fratture ossee indotte da manovre su tessuti indeboliti o minati da gravi malattie ( come metastasi ossee ).
Per questo raccomandiamo sempre una attenta valutazione anamnestica e clinica da parte del medico, meglio se specialista del settore.